GILGAMESH
LA
CONSCIENZA DELL’ANIMA E’ L’ESSERE, CHE
“IO SONO”
O LA RICERCA
DELL’IMMORTALITA’
….qualcosa differente da
leggere:
In questo bosco vivono tutte le creature create da se
stesso e che chiedono di essere liberate per mezzo del confronto, accettazione
e trasformazione. Questo sentiero ci mostra in mille maniere tutto rispetto
all’incontro con la luce, pero’ molti le considerano come racconti, pellicole,
avventure immaginarie ect. Le forze del corpo elementale cercano il proprio
bilanciamento e desiderano l’ordine, peche’ l’ESSERE possa esprimersi.
Gilgamesh e’ la storia di colui, che “guardo’ la profondita’”:
L’epopea racconta di un Re leggendario, che ha governato
in URUK/Sumeria, che era il centro
della cultura sumera verso i 3.000 anni prima di Cristo. Gilgamesh (2750-2600 a.C.) e’ di 2/3 parte divino ed 1/3 parte umana. Il governatore e’ un despota,
per cui la Dea Aruru decide di creare un uomo delle steppe con il nome di “ENKIDU” capace di vincere Gilgamesh.
La lotta difronte al tempio finisce in pareggio ed i contendenti diventano AMICI. Insieme affrontano molte
avventure, tra gli altri HUWAWA, un
mostro che vive nelle profondita’ di un grande e profondo bosco e tornano a
Uruk come grandi eroi.
ISHTAR, la Dea dell’amore, dichiara il suo amore a Gilgamesh,
il quale la rifiuta perche’ sa cosa e’ successo al suo predecessore. Piena di
amarezza ella manda a Uruk IL TORO
DIVINO, che comincia a devastare la terra. Pero’ i due eroi vincono ed
uccidono questo mostro.
Per vendetta Enkidu
e’ attaccato da una malattia, ordinata dagli dei e muore agonizzante. Gilgamesh prevede, che a lui aspettava
la stessa sorte e comincia il suo cammino per incontrare l’IMMORTALITA’.
In un viaggio avventuroso arriva un barcaiolo, che lo
porta sulle acque della morte verso Utnapischtim, e gli consiglia di non
dormire per 6 giorni e 7 notti, per conseguire l’Immortalita’. Pero’
Gilgamesh Fallisce.
Dopo gli racconta che esiste una pianta, che
ringiovanisce tutto ciò che è deperibile. Gilgamesh
scende nelle profondita’ del mare e la trova. Per ringiovanire gli uomini,
porta questa pianta nella sua terra, ma un serpente se la ruba. Gilgamesh ritorna disperatamente verso Uruk. Lui tiene ora la certezza sul
destino mortale dell’uomo e sa, che per il suo 1/3 di parte umana, lui deve morire. Si racconta, come Enkidu – che e’ gia’ morto – scese al
mondo sotterraneo. Gilgamesh chiede agli dei aiuto per liberare l’amico ed ENKI, il signore della terra, tiene
Misericordia e libera ENKIDU
attraverso un buco nella terra.
In questo racconto abbiamo conosciuto un Nuovo tipo di
Eroe. Il Semidio perde la sua Immortalita’ in quel momento, quando
scopre l’Amicizia umana. Gia’ non
c’e’ differenza tra Uomini e Semidei. Con questo l’uomo si avvicina agli Dei e
d'altra parte li colloca allo stesso livello.
Molti scritti nel Vecchio testamento mostrano le
relazioni di grande amicizia come David e Jonathan (libro di Samuele). In
riassunto: L’AMICIZIA VERA E’ UN GRAN
TESORO!
PILASTRO
DELLA FORTEZZA/AUSTRIA
IN
SOSTENIMENTO DELL’OTTAVA LUCE 2015 – 2022
QUI ED ORA
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